Assistant Professor in Architectural and
Urban Composition
DICAR – Dipartimento di Ingegneria Civile e
Architettura
University of Pavia
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Ø HOME |
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PROJECT3
PROJECT4
PROJECT5
PROJECT6 Group5: MELTING
POTS Christopher Machin, Monika
Hoffman Katarzyna, Oscar Dieguez
Reinaldo, Nicola Rivelli, Martina Bianchi, Emily Southcott |
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english text MELTING
POTs An international
orientation and learning facility for Pavia. The term melting pot refers to a place
in which different cultures ‘melt together’. Our idea for the Idroscalo is to create a space
for international and local students to interact,
study and relax; an ERASMUS Orientation and Learning Centre. The University of
Pavia is an institution marketed towards international education. Site analysis revealed a city of educational
buildings but no place to meet outside of University hours. The building will act as a meeting point within
Pavia, providing 24 hour access to educational and social facilities. Working
with the overseas time differences, the functions of the Centre focus on an
international programme. News, television and
communication across the globe. The Idroscalo’s location between
land and water references the idea of ‘no man’s land’; The concept of a
building welcoming all nations. Once a point of departure to the
city, the Centre now invites countries to unite and learn. The design of the public space is kept simple to reinforce the Idroscalo as a landmark. New
‘Pots’ are placed in the public square demonstrating a relationship to the
internal layout of the building. The pot ‘furniture’ will have uses such as
bike rental units, bus shelters and benches. A new
bridge connection reaches into the water as a connection to the Ticino river. Respectful to the
historic city, the building follows the traditional language of Pavia,
rebuilding the existing elevations with modern interventions
where necessary. Inside the Centre, there is a contrast in a new language;
the language of modernity that all nations can understand. The facility is
planned as a series of fixed pots, creating a circulation encouraging
interaction between users. The pots contain fixed functions and
the space created around is flexible to the user’s needs. Sofas, throws and
tables will be moved around to suit the student’s requirements. The materials of the
Idroscalo remain but the roof
is replaced with a new metal covering. Light enters from above through new
circular roof lights. During the day, the roof lights mirroring the Pot’s
location, are hidden beneath a perforated metal sheet. At night the roof
lights light up to reveal a game illuminating the river bank. The centre is a historic landmark with a new intervention. |
Testo
Italiano MELTING-POTs Una struttura per l’istruzione e l’orientamento degli
studenti internazionali a Pavia. Il termine melting-pot si riferisce ad un
incontro tra differenti culture (letteralmente “pentolone di fusione”). La nostra idea per l’Idroscalo
di Pavia è quella di creare uno spazio per gli studenti internazionali e
locali, per favorire l’incontro, per studiare e rilassarsi insieme: uno spazio per l’orientamento degli studenti Erasmus e per l’apprendimento,
in particolare delle lingue. L’Università di Pavia rappresenta un’istituzione per
l’insegnamento dal respiro internazionale, radicata nel territorio. L’analisi
del luogo rivela una città piena di edifici legati
al mondo dell’educazione; eppure non sono presenti veri e propri luoghi per lo studio,
accessibili al di fuori del normale orario di apertura delle Università. L’edificio rappresenterà un punto d’incontro all’interno di Pavia, che sarà in grado di fornire un
accesso continuato, 24 ore su 24, a servizi educativi e sociali. Le funzioni
dell’edificio si concentreranno su un programma internazionale, in modo da
poter offrire agli studenti un contatto tra differenti
punti di vista. Giornali esteri, televisioni straniere e comunicazioni
globali saranno alla portata di tutti. La collocazione dell’Idroscalo, fluttuante tra terra e
acqua, ricorda l’immagine dell’isola disabitata (“no man’s land”); di qui il concept dell’edificio, un’isola di nessuno, svincolata da
regionalismi, capace di dare il benvenuto a tutte le differenti nazioni del
mondo. Un tempo, punto di partenza dalla città, ora
centro che invita le differenti culture all’unione e alla conoscenza
reciproca. Il design degli
spazi pubblici all’esterno è mantenuto semplice, per rafforzare l’immagine di
“Landmark” (punto di riferimento) dell’edificio all’interno della città. Nuove “pentole di fusione”, dette “pots”, sono disposte
liberamente in una piazza pubblica, richiamando
l’idea del mix culturale. Questi “pots” avranno delle funzioni pubbliche: possono essere spazi
per il parcheggio e il noleggio delle biciclette, punti di ristoro
all’aperto, panchine e sedute per godere del panorama. Un nuovo ponte di connessione,
inoltre, permetterà di raggiungere l’edificio e proseguirà leggero sul fiume
Ticino, garantendo una visione a 360 gradi sul paesaggio verso l’orizzonte. In linea con la città storica, l’edificio seguirà un
linguaggio tradizionale: le facciate dell’Idroscalo
saranno mantenute, attraverso interventi non troppo invasivi. All’interno del nuovo Learning Centre, invece, si scoprirà
un contrasto radicale, attraverso un linguaggio contemporaneo (dunque
internazionale, capace di essere compreso da tutte le diverse nazionalità). L’interno è progettato come un insieme di “pots” fissi, che creano una
libera circolazione nello spazio, capace di incoraggiare l’incontro tra gli
studenti. Le
“pentole” fisse conterranno le differenti funzioni (aule, uffici…), mentre lo spazio intorno risulterà flessibile e potrà essere
utilizzato a piacere dagli studenti. Divani mobili,
cuscini, tavoli, sedute potranno essere spostati all’interno dello spazio
secondo le esigenze dello studente. I materiali del nuovo Idroscalo rimarranno, in linea di massima, gli stessi all’esterno.
Tuttavia, un nuovo tetto metallico sostituirà il precedente. La luce entrerà
dall’alto attraverso nuove aperture circolari allineate con i “pots” all’interno. Durante
il giorno le finestre circolari rimarranno nascoste
sotto la lamiera della copertura, forata in corrispondenza delle vetrate. Di notte il gioco dei volumi all’interno si svelerà alla città: il movimento di luci e
colori che si specchia sull’acqua,
farà dell’Idroscalo un nuovo punto di riferimento
per la città. |
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