MASTeR Mantova: la scienza si fa gioco

Stampa

MASTeR MANTOVA: LA SCIENZA SI FA IN GIOCO

Il MASTeR (Mantova Ambiente Scienza  Tecnologia e Ricerca) nasce nel 2008 con un protocollo d’intesa tra il Comune di Mantova, proprietario dell’immobile, e Associazioni e soggetti pubblici presenti sul territorio che da anni si occupano di didattica e diffusione della cultura scientifica a tutto campo. Il MASTeR si configura come uno spazio di sperimentazione, ricerca e animazione didattica, fruibile in particolare da studenti di ogni ordine e grado, ma anche di chiunque sia interessato ai temi proposti.
La caratteristica dell’approccio del MASTeR è quello di offrire un’immagine operativa della scienza, mettendo in risalto gli aspetti pratici e sperimentali prima ancora che quelli codificati dalla teoria. Si utilizza una proposta di tipo informale per poi passare ad una formalizzazione la cui complessità dipende dal livello dei discenti. Un apprendimento quindi al di fuori degli schemi necessariamente rigidi della scuola o dell’Università. Si vuol recuperare il senso dello stupore di fronte a fenomeni o oggetti curiosi, bizzarri o anche comuni, ma visti con l’occhio curioso e indagatore dello scienziato, per usarlo come molla per la conoscenza.
I circa 800 m2 espositivi sono suddivisi in postazioni fisse e aule con la possibilità di laboratori a tema concordati con chi prenota la visita. Le postazioni fisse riguardano:
1) la percezione visiva nei suoi vari aspetti. Dalle illusioni ottiche alla prospettiva, dalle anamorfosi agli ologrammi.
2) La sala dei giochi di logica e matematica, con puzzle e giochi di pazienza in generale.
3) Il corridoio degli specchi, con la riflessione in tutte le sue forme e le sue illusioni.
4) La sala degli origami con costruzioni di carta, dagli aeroplanini ai solidi platonici.
5) Il corridoio dei nodi. Una sfida a rifare i nodi proposti da appositi modelli.
6) La sala del suono. Dal modello meccanico di onda allo spettro sonoro, dalla diffusione sonora alla risonanza, ecc.
I laboratori a tema  sono i più vari  e vengono organizzati,  come già detto, su  prenotazione a seconda  della richiesta dei
partecipanti.  Il laboratorio  sui  polimeri,  ad  esempio,  può configurarsi  come  la  semplice  osservazione e ripetizione di esperienze con particolari polimeri sino allo studio del meccanismo delle reazioni chimiche che stanno alla base di quanto veduto. Tra le attività proposte una attenzione particolare la diamo a quegli exhibit che raggruppiamo sotto il nome di “mirabil cose” e che vengono illustrati secondo lo stile delle conferenze spettacolo che dal XVI secolo in avanti scienziati e ricercatori tenevano per il grande pubblico per divulgare le proprie o altrui scoperte.
Nella rubrica che iniziamo oggi in queste pagine ci proponiamo di offrirvi un po’ di svago intellettuale incuriosendovi con quesiti strani e fenomeni paradossali e ottenendo, speriamo, da voi lettori delle ipotesi di soluzione. Per gioco. Non c’è nulla da vincere se non l’orgoglio di averci provato e l’inebriante gusto di aver trovato una soluzione attendibile.
E tanto per darvi un’idea di quello che potreste aspettarvi vi voglio proporre uno strano fenomeno in cui sicuramente vi sarete imbattuti, ma che difficilmente avrete osservato con gli occhi “giusti”. Per osservare questo fenomeno vi dovrete recare in cucina e prendere uno spaghetto crudo.  Uno qualunque. Afferratelo per gli estremi e poi lentamente avvicinate le mani tra loro facendo flettere lo spaghetto sino alla rottura. Quello che accade è che lo spaghetto si spezza in più parti. Quasi mai in due, come ci si potrebbe aspettare. Provate.
Potete inviarmi le vostre considerazioni e ne discuteremo insieme. Alla prossima.

di Prof. RICCARDO GOVONI – MASTeR Mantova

0 masterMASTeR:
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.mastermantova.org
Telefono: 0376.225724