Silvio Cinquini - Cortile di Volta, primo piano, lato est
Lapide di Silvio e Maria Cinquini
Lastra in marmo rosa del Portogallo; profilo in serpentinite; cornice in pietra arenaria grigia; iscrizione incisa e dipinta in colore rosso 140 ✕ 100 cm
Iscrizione: Durerà a lungo tra gli allievi/ e nel mondo scientifico/ il ricordo dei coniugi professori/ Silvio Cinquini/ (1906 - 1998)/ Maria Cinquini Cibrario/ (1905 - 1992)/ che per molti anni insegnando/ in questa università/ hanno recato/ nei diversi campi dell’analisi matematica/ contributi di valore permanente/ mantenendo alto il prestigio/ della scuola matematica pavese
Ubicazione: loggiato superiore, parete orientale, I da sinistra.
Personaggi: i coniugi Silvio e Maria Cinquini furono entrambi docenti di matematica; come si legge nel discorso tenuto all’inaugurazione della lapide, “singolare e rilevante è il caso che due persone di così alto valore abbiano avuto il privilegio di incontrarsi, di unirsi nella vita e negli interessi scientifici”. Silvio Cinquini studiò all’Università di Bologna e si laureò nel 1929. Iniziò a Pisa la carriera universitaria per poi trasferirsi nel 1938 a Pavia, dove insegnò per quarantatré anni Analisi matematica nei corsi di laurea in Matematica, Fisica e Ingegneria. Fu preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali (1957-69); nel 1963 gli era stata conferita la Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte, nel 1964 la commenda al merito della Repubblica, nel 1981 il titolo di professore emerito. Nel 1938 si era unito in matrimonio con Maria Cibrario, che iniziò la carriera universitaria a Torino nel 1928, si trasferì nel 1939 presso l’Università di Pavia. Nel 1947 fu nominata professore straordinario prima a Cagliari, quindi a Modena. Nel 1950 fu chiamata a Pavia, dove insegnò Analisi matematica fino al 1980. Nel 1967 ricevette la Medaglia d’oro di benemerita della scuola, della cultura e dell’arte e nel 1980 fu nominata professore emerito.