Ludovico Valentino Brugnatelli - Cortile dei Caduti, piano terra, lato sud

Lapide di Ludovico Valentino Brugnatelli

Lastra in marmo di Carrara bianco venato levigata con cornice modanata e iscrizione incisa e dipinta in colore scuro 186 x 113 cm

Iscrizione: Honori virtutique / Ludovici Valentini Brugnatelli, / doctoris decurialis chimi(c)ae / ann(os) XXII, / nominibus libris ephemeride inventisq(ue) / amplificatoris clarissimi / primatis a medica disciplina / LX viri scientiis, litteris, artibus / augendis / in celebriores Europae sodalitates / litterarias cooptati. / θ(ανατος) IX (die ante) K(alendas) Nov(embres) a(nno) MDCCCXVIII aet(atis) LIIX. / Amici et conlegae p(onendum) c(uraverunt).

Traduzione: All’onore e al valore di Ludovico Valentino Brugnatelli, docente decuriale di Chimica per 22 anni, avendo trovato i nomi dei libri delle efemeridi, eminente per la disciplina medica, uomo cooptato fra i sessanta per accrescere le scienze, le lettere, le arti nelle più celebri congregazioni letterarie d’Europa. Morì il 24 ottobre dell’anno 1818, all’età di 58 anni. Gli amici e i colleghi curarono di porre (questo monumento).

Ubicazione: Pianoterra, parete meridionale, seconda da sinistra.

Personaggio: Luigi Valentino Brugnatelli nacque a Pavia il 14 febbraio 1761; iniziò a studiare Ingegneria, ma si interessò presto di Scienze naturali e passò a Medicina. Ebbe come docenti Spallanzani, Tissot e Scopoli; si laureò nel 1784 e incominciò ad esercitare la professione medica. Grazie all’influenza di Scopoli iniziò ad interessarsi alla Chimica e dal 1796 divenne professore di Chimica generale e direttore del laboratorio di Chimica. Dal 1795 al 1798 uscì la sua grande opera in tre volumi Elementi di chimica appoggiati alle più recenti scoperte chimiche e farmaceutiche. Fu membro di numerosi istituti scientifici. Di fondamentale importanza nella parabola della sua vita fu l’amicizia con Alessandro Volta con cui fece per vari anni ricerche in laboratorio sulla pila. Insieme i due amici fecero un viaggio nel 1801 a Parigi dove rimasero due mesi; memoria di questa esperienza ci è stata tramandata dal suo Diario di viaggio. Rettore dall’Università nel 1813, Brugnatelli morì a Pavia il 24 ottobre 1818. Memorie e documenti per la storia dell’Università di Pavia, Pavia, Bizzoni, 1878, parte I, pp. 426-427. Ugo Baldini, Brugnatelli Luigi Valentino, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XIV, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1972, pp. 494-497. Alberto Gigli Berzolari, Luigi Valentino Brugnatelli. Diario del viaggio in Svizzera e in Francia con Alessandro Volta nel 1801, Milano, Cisalpino, 1997. Fabio Barbagli, Luigi Valentino Brugnatelli, in «...parlano un suon che attenta Europa ascolta». Poeti, scienziati, cittadini nell’Ateneo pavese tra Riforme e Rivoluzione, Pavia, Tipografia Commerciale Pavese, 2000, pp. 189-196.

Descrizione: La lapide è di forma rettangolare con cornice modanata a rilievo; la superficie è quasi interamente occupata dall’iscrizione a lettere capitali di colore nero.

Notizie sulla lapide: La lapide compare sia nella serie delle iscrizioni riportate nel 1831 da Longhena, sia nell’elenco dei monumenti presenti nei cortili steso il 20 giugno 1877 (ASUPv, Dep. 5-13, Edifici universitari e monumenti, 1874-1880. Lapidi e monumenti esistenti nella R. Università, 20 giugno 1877; si veda il saggio di Luisa Erba a p. 35).

Datazione: Post 1818, ante 1831. Stato di conservazione: Discreto; presenza di incrostazioni lungo la parte inferiore della cornice.

Bibliografia: 1831. Sangiorgio - Longhena, Cenni storici sulle due Università di Pavia e di Milano, Milano 1831, p. 451. 1897. Guida del Famedio nel Cimitero monumentale di Pavia, Pavia 1897, p. 156. 1925. L. B., Una famiglia di professori, in Universitatis Ticinensis Saecularia Undecima, Pavia 1925, p. 43. 1961. Tibiletti, Monumenti e cimeli dell’Ateneo pavese, Pavia 1961, p. 74. 1977. Erba - Morani, Monumenti e lapidi conservati nel palazzo centrale dell’Università di Pavia, Pavia 1977, p. 80. 1990. Erba, Alma Ticinensis Universitas, Pavia 1990, p. 29.