Home

Informazioni

Organizzazione

Attività scientifica e culturale

Pubblicazioni ed eventi

Avvisi e news

Premio cittadinanza Europea, Boldrini: «Grazie Belgioioso»

La presidente della Camera non ha potuto presenziare alla giornata. In una lettera ha scritto: «E' un grande onore, ora lavoriamo per un'Europa federale». Riconoscimento ritirato dai deputati Scuvera e Guerini

La cerimonia nel castello di Belgioioso

BELGIOIOSO. «Saluto gli organizzatori e tutti i partecipanti e le partecipanti alla cerimonia odierna. Mi spiace moltissimo non essere con voi oggi, ma purtroppo una brutta influenza con drastico abbassamento della voce, mi ha impedito di raggiungervi. Ci tenevo però a farvi sapere che é per me davvero un grande onore ricevere il premio "Cittadinanza europea per l'Europa dei popoli e la pace nel mondo"». L'ha scritto la presidente della Camera Laura Boldrini in un messaggio inviato agli organizzatori del premio che avrebbe dovuto essere consegnato lunedì 30 gennaio a Belgioioso nell'ambito di una cerimonia che si è tenuta nel castello di Belgioioso. Il premio era stato assegnato a Boldrini per la sua azione incisiva nei confronti di una maggiore integrazione tra i popoli d'Europa. Alla cerimonia il riconoscimento, per conto di Boldrini, è stato ritirato dai deputati Ds Chiara Scuvera e Lorenzo Guerini. 

 

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi, persona seduta e spazio al chiuso

«Questo premio rappresenta un riconoscimento per il mio impegno verso gli Stati Uniti di Europa e la costruzione di uno spazio di cittadinanza europea, perché si pone l'accento sul necessario protagonismo dei giovani, e perché questa cerimonia si svolge in una sala intitolata a Cristina Trivulzio di Belgioioso, figura importante del nostro Risorgimento e del panorama politico europeo del diciannovesimo secolo - ha sottolineato Boldrini -. Cristina si impegnò in prima persona a favore del progresso del nostro Paese e dell'Europa e fu interlocutrice costante degli esponenti più illustri della cultura e della politica europea. Si distinse inoltre per un'azione coraggiosa nel campo delle riforme sociali, e per il miglioramento della condizione sociale e familiare delle donne».

«In un suo saggio del 1866 - ha proseguito Boldrini - Cristina invita le donne che si battono per la propria felicità a ricordare con gratitudine quelle che le hanno precedute in questa lotta e che hanno aperto loro la strada. Anche noi, oggi, dobbiamo il giusto riconoscimento al ruolo che le donne hanno svolto per il progresso sociale e per la stessa integrazione europea. Pochi ricordano, ad esempio, che il Manifesto di Ventotene, redatto da Spinelli, Rossi e Colorni fu il frutto di un intenso dibattito con altre personalità presenti nell'isola tra le quali Ursula Hirschmannm, e che esso fu portato sul continente dalla stessa Ursula e da lei diffuso con la collaborazione di Ada Rossi e delle sorelle di Altiero, Fiorella e Gigliola Spinelli. E che dire dell'oblio che ha investito altre donne delle Istituzioni europee come Simone Veil, Presidente del primo Parlamento europeo eletto direttamente dai cittadini? E come si può ignorare che la deputata laburista britannica Jo Cox - alla quale ho voluto dedicare la Commissione della Camera sull'intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio - è stata barbaramente uccisa anche per il suo impegno europeista nel corso della campagna per il referendum sulla Brexit? Per rilanciare il processo di integrazione e per procedere verso la costruzione di un'Europa unita e federale, abbiamo bisogno oggi dello stesso coraggio e della stessa determinazione che mostrarono Cristina di Belgioioso e le altre donne che ho ricordato poco fa».

«Sul periodo delicato che l'Europa sta attraversando, la presidente della Camera ha detto: È innegabile che oggi l'Ue viva un momento di crisi profonda, si rischia la disintegrazione e la progressiva marginalizzazione dell'Unione Europea a livello globale. Per evitare questo rischio, ritengo che sia giunto il momento di compiere un coraggioso salto in avanti ridando slancio al progetto europeista. per rendere l'Unione più capace di rispondere alle grandi sfide e alle aspettative dei cittadini, prime tra tutte il rilancio di crescita e occupazione e una politica comune dell'immigrazione. E dobbiamo agire ora, prima che sia troppo tardi. Con questo spirito ho promosso e firmato, il 14 settembre del 2015, con i Presidenti dei Parlamenti tedesco, francese e lussemburghese, la Dichiarazione "Più integrazione europea: la strada da percorrere", sostenuta oggi da 15 Presidenti di Assemblee di 13 diversi Stati membri, che ha espressamente l'obiettivo della creazione di una Federazione di Stati, nella prospettiva, aggiungo io, degli Stati Uniti d'Europa. Con questa dichiarazione ho inteso avviare un percorso europeista nel quale ho voluto coinvolgere direttamente i cittadini».

Boldrini ha concluso: «Presupposto necessario di un'Europa federale è la definizione di una vera cittadinanza europea, che abbia condizioni di acquisizione comuni; che riconosca un nucleo minimo di diritti sociali, a partite da un reddito minimo di dignità»; che conferisca il diritto ad eleggere i parlamentari europei in base a liste transnazionali, identiche per tutti i Paesi; che consenta una effettiva partecipazione alla vita dell'Unione, anche attraverso l'iniziativa legislativa diretta da parte dei cittadini. Potremo dunque realizzare un'Europa federale solo agendo con e per i cittadini con quello stesso spirito combattivo che si ritrova nelle parole finali del Manifesto di Ventotene "La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"».