Assistant Professor in Architectural and
Urban Composition
DICAR – Dipartimento di Ingegneria Civile e
Architettura
University of Pavia
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Mi sta stretto il
web |
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Questa è una breve
storia sulle ragioni della nascita di questo sito Questo sito nasce per me come un atto di liberazione
nei confronti del web. Appartengo alla generazione informatica del personal
computer. La mia generazione, che si è formata con i computer della
Commodore, dal Vic 20 in poi, per poi passare agli
IBM, ha avuto il privilegio di un confronto diretto con la macchina. E’ stato
infatti necessario apprendere il meccanismo di funzionamento delle macchine e
il loro linguaggio base per poterle usare in tutte le loro potenzialità; ho
imparato così il linguaggio Basic e poi il Fortran.
Per avviare un programma si scriveva run seguito dal nome del programma, per configurare un nuovo
hardware si apriva e si editava un file di funzionamento del computer (il config.sys) e gli si spiegava che stavi per connettere il
computer con un mouse, una tastiera o un monitor. Poi per avviare
automaticamente i programmi (per esempio il programma che legge la tastiera)
aprivi un file autoexec.bat e gli spiegavi che
quando si avviava il computer doveva anche avviare alcuni programmi che ne
permettevano l’utilizzo. Da quello che so, almeno fino a pochissimi anni fa era
così, windows lavora ancora con questi file, solo che non te lo dice. Oggi qualsiasi azione sul computer è filtrata da un
numero di programmi tali che non ti permette di controllare realmente quello
che stai facendo. E’ così sempre più difficile capire la vera natura del
computer tra esecuzioni non autorizzate, aggiornamenti non richiesti,
programmi che si insinuano nel tuo computer all’insaputa ritrovandoti dopo
poco tempo un computer molto lento per cause automatiche che non dipendono da
te. Ma veniamo al web, qui il problema di un controllo più
diretto di quello che si sta facendo è ancora più complesso. Il primo sito l’ho fatto usando il linguaggio originario
l’HTML e il sito funzionava bene. Il secondo sito l’ho fatto su un
provider chiamato altavista che aveva un suo
programma reimpostato per fare i siti, ho studiato questo programma e mi sono
fatto un secondo sito. Il terzo sito e il quarto l’ho fatto (con
aiuto di un amico perché iniziava a diventare complesso) con Joomla e qui ho capito che i siti erano graficamente
molto carini ma che non riuscivo a modificarli in tempo reale. Questo era
possibile nelle parti testuali ma non nella struttura di base (invertire la
posizione delle immagini tra una pagina e l’altra, modificare i caratteri e
l’impostazioni ecc…). La mia esperienza mi ha fatto capire che ogni 5 anni il
sistema cambia in modo così sostanziale che bisogna imparare da capo un nuovo
programma o interfaccia, e inoltre le pagine diventano obsolete e si perdono
per sempre. Così sono arrivato a questo sito. Il mio amico Sergio un giorno mi ha detto “ma perché
non fai le tue pagine web usando word?”. Pensavo mi prendesse in giro e
invece... Da allora ho capito che ogni cosa che faccio, ogni
documento, ogni appunto, lo posso fare in word e poi usarlo come documento
normale oppure salvarlo come pagina web ed avere il sito già pronto, basta
spostare il file nella cartella del sito in FTP (la unica cosa che ho dovuto
imparare). Questo è il mio quinto sito. Da quando ho fatto questa scelta il mio sito lavora
esattamente come facebook, come whatsup,
come gli appunti su un taccuino; Immediato, completo senza filtri, senza
dover scegliere immagini inutili di sfondo o temi non miei. Il web diventa
uno strumento di lavoro. Ho imparato tantissimo da questa esperienza. La
necessità di tornare a essere uomo faber, che a
partire da quello che sa fare (io per esempio so usare word) riesce a fare in
prima persone moltissime cose. Noi siamo infatti portatori di un potenziale
incredibile, ma spesso ci facciamo trascinare da servizi terzi che ci fanno
perdere tempi, soldi, ma che soprattutto rendono dei risultati che non ci
assomigliano. Ora il web non mi sta più così stretto. Non mi
interessa un blog accattivante, un sito alla moda, o qualcosa di
preconfezionato. Io voglio solo comunicare in libertà. |
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Non mi sta più
stretto il web |
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