Lapidi del Cortile Volta

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Il portico orientale del cortile Volta offre un’interessante panoramica di lapidi e stemmi quattrocenteschi riferiti a illustri docenti dell’ateneo, tutti della facoltà legale. Tra i più significativi, il monumento di Andrea Alciato (settimo da sinistra) in marmo, di 6 metri di altezza. Si tratta di uno dei maggiori giuristi moderni, fondatore dello stile umanistico della giurisprudenza. Sulla parte centrale, più alta, campeggia la statua del personaggio che indossa una lunga toga, con un libro tra le mani. L’ottava da sinistra è la lapide di Baldo degli Ubaldi, altro giurista considerato il maggiore della sua generazione, inserito in un'edicola gotica e vestito con una lunga veste e il berretto dottorale. La decima da sinistra è la lastra tombale in marmo di Francesco Corti fatta realizzare dal figlio Bernardino, come si legge dall’iscrizione in lettere capitali sulla base della cattedra. Il docente è scolpito nell’atto di condurre una lezione davanti a quattro allievi seduti su una panca. Le lezioni si tenevano attraverso la lettura (lectio, da cui il nome) di testi giuridici romani, in particolare il Digesto di Giustiniano. Il contesto elegante rappresenta un’aula dell’epoca. La quattordicesima da sinistra è la pietra tombale del giureconsulto Giasone del Maino il cui ritratto in toga e berretto dottorale è inserito nel riquadro marmoreo. Un nobile pavese, Cristoforo Bottigella, campeggia nello spazio attiguo. Il docente è raffigurato nell'atto di tenere lezione, con libro aperto innanzi, a un gruppo di otto studenti disposti quattro per lato. Si scorgono anche un cagnolino accovacciato, con un collare di perle, e lo stemma dei Bottigella, una delle antiche famiglie più importanti della città.


Last Updated ( Monday, 05 March 2012 12:00 )