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Lazzaro Spallanzani

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Nato a Scandiano nel 1729, si iscrive alla facoltà di legge presso l’Università di Bologna ma presto abbandonò gli studi giuridici per dedicarsi a quelli naturalistici. Insegnò a Reggio Emilia e a poi a Modena, iniziando contemporaneamente un’infaticabile attività di ricerca e sperimentazione che lo accompagnerà per tutta la vita. Grazie alle osservazioni sugli "infusori", con le quali negò la possibilità di una "generazione spontanea", acquisì fama internazionale e venne chiamato da Maria Teresa d’Austria ad occupare la cattedra di Storia Naturale dell’Università di Pavia, con l’incarico, anche, di dirigervi il Museo. La sua vita sarà caratterizzata anche da innumerevoli viaggi, spostamenti e studi “sul campo” che gli consentirono di raccogliere variegato materiale per il nascendo Museo pavese. Le sue numerose scoperte lo fecero precursore di più di una moderna disciplina scientifica. Egli viene ricordato per le ricerche sulla digestione, la riproduzione e la fecondazione e, ancora, per  le scoperte sulla respirazione dei tessuti, sull’azione del succo gastrico, sui meccanismi della circolazione del sangue  e sulla presenza dei globuli bianchi nel sangue. Morì a Pavia nel 1799.

L’Università di Pavia lo ricorda con lapidi, busti e un monumento marmoreo collocati nel Palazzo Centrale e nell’ex Istituto di Zoologia a Palazzo Botta, all’epoca di Spallanzani residenza della contessina Clementina Botta Adorno. Era uno dei centri culturali che il naturalista frequentava, in quanto luogo in cui ampie erano le occasioni di rendere omaggio alla scienza, all’arte e alla bellezza.

Prospetto del Castello di Lipari nel volume "Viaggi alle Due Sicilie"

 

Last Updated ( Monday, 28 March 2011 15:31 )
 
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