Fare la cittadinanza. Pratiche di esclusione e inclusione, rivendicazioni e soggettività in Medio Oriente e in Europa
In Medio Oriente le recenti rivoluzioni hanno messo al centro della riflessione e dell’agire politico la questione della cittadinanza. La contesa politica, il confronto sulle nuove costituzioni, il dibattito culturale sembrano vertere proprio sui temi dei diritti politici, su ideali e pratiche di appartenenza, su diverse modalità di concepire la cittadinanza, oltre che su differenti livelli di riconoscimento, subnazionali, nazionali e sopranazionali. Su quali principi si fondano i criteri di inclusione e di esclusione delle “nuove” comunità immaginate? Attraverso quali confini simbolici passa la barriera che separa i cittadini a pieno titolo dal resto delle persone che vivono in uno stesso territorio? Come si configura la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche della comunità?
In Europa da qualche anno il dibattito sulla cittadinanza ha acquisito una notevole centralità. In ambito sociologico e filosofico si sono prese in esame le antinomie della nozione di cittadinanza riscontrate in primo luogo nella tensione esistente tra un aspetto “insurrezionale” teso alla rivendicazione dell’uguaglianza e un altro “costituzionale” volto alla costruzione di una comunità di cittadini. L’esclusione di una percentuale crescente della popolazione dal godimento di pieni diritti politici (il riconoscimento dei figli dei migranti nei paesi che applicano lo ius sanguinis), sociali ed economici ha spinto poi a interrogarsi sul rapporto tra cittadinanza e sovranità.
In una prospettiva post-coloniale i fenomeni di esclusione riscontrabili nelle società contemporanee possono essere interpretati in termini di continuità con il colonialismo. Le migrazioni in particolare riflettono la persistenza di squilibri socio-economici, di status giuridici stratificati (immigrato regolare, irregolare, clandestino, richiedente asilo, rifugiato, ecc.), di discriminazioni e di forme di segregazione.
Il tema della cittadinanza si trova anche al centro della riflessione femminista, laddove il genere interroga la cittadinanza in relazione a tutti i temi sopra enunciati, e sui quali si incardinano sia il dibattito storiografico, sia gli apporti delle altre scienze sociali.
Il convegno intende esplorare queste dinamiche secondo prospettive interdisciplinari, attingendo a studi che mirino a fare luce sul dibattito in corso. In particolare è incoraggiata l’analisi della questione della cittadinanza in specifici contesti storici che spazino dal Medio Oriente all’Europa unitamente all’osservazione di continuità e discontinuità in un’ottica di lungo periodo.
Si invita pertanto a presentare proposte di panel comprensive di almeno tre paper o, in alternativa, proposte di paper individuali, incentrati particolarmente, anche se non esclusivamente, sui seguenti temi:
1. contributi su minoranze etniche, linguistiche e religiose e gruppi di popolazione i cui diritti non sono pienamente riconosciuti;
2. contributi che mettano in luce le interferenze di forme di governo globale neoliberale sulla sovranità nazionale e i diritti individuali;
3. contributi che indaghino la disciplina giuridica, dunque le costituzioni, le leggi sulla nazionalità, o altro, nei contesti imperiali dei califfati, coloniali, nazionali e globali odierni;
4. contributi che esaminino il rapporto élite/popolo (anche ridiscutendo questa opposizione binaria), le dinamiche di potere, il controllo di risorse materiali e intellettuali;
5. contributi che indaghino il rapporto tra religione legittimazione del potere, sia statuale che rivoluzionario;
6. contributi che mettano in luce il carattere transnazionale della cittadinanza, con particolare riferimento a migrazioni internazionali non solo dal Medio Oriente verso l’Europa, l’America e l’Australia ma anche all’interno dello stesso Medio Oriente, per esempio verso i paesi del Golfo;
7. contributi di carattere culturale su come questioni di cittadinanza sono rappresentate in diversi contesti;
8. contributi riguardanti le modalità in cui questioni di genere vengono rappresentate e rielaborate in contesti di forte mutamento sociale e politico;
9. contributi sul rapporto tra sfera intellettuale, culturale e politica nel costruire il dibattito sulla cittadinanza.
Le proposte di panel o paper individuali, corredate di titolo, abstract di 200 parole e breve profilo del relatore, devono essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica: sesamo2013@unipv.it entro il 30 aprile 2013.