Sospension​e attivita’ lavorative

Data:
4 Luglio 2013

Estratto del verbale di contrattazione del 27 settembre 2013:

[…] Si prosegue con la trattazione del punto 7 all’Ordine del Giorno: Chiusure anno 2013.
Il Direttore propone il piano chiusure già comunicato; 2-4 gennaio, 26 aprile, 12-16 agosto, 23-31 dicembre per un totale di giorni 13.
Le RSU fanno presente che spesso i direttori delle strutture dipartimentali stabiliscono delle chiusure più lunghe rispetto a quelle previste dall’amministrazione e dunque suggeriscono di allegare alla comunicazione relativa alle chiusure anche una nota per i direttori invitando a non estenderle ulteriormente.

Il Responsabile del Servizio suggerisce che tale indicazione provenga dal Rettore. Si valuterà. [etc.]

Richiesta RSU

Si segnala che alcune strutture hanno stabilito la chiusura estiva per periodi che eccedono i giorni fissati dal Direttore Generale con lettera al personale del 4 ottobre 2012 (prot. n. 36746).

Rammentando un passaggio di tale comunicazione, che recita “[…] Eventuali ulteriori richieste di autorizzazione riguardanti singoli periodi di sospensione dovranno pervenire all’attenzione del Direttore Generale ameno 30 giorni prima dell’inizio di ciascun periodo di sospensione […]” la RSU chiede di essere informata di quali e quante richieste siano pervenute in merito a chiusure che siano estensive rispetto a quanto gia’ previsto.

Si ritiene opportuno, in vista delle imminenti chiusure estive, che la suddetta comunicazione sia nuovamente inviata a tutto il personale.

 


Risposta dell’amministrazione

La circolare n. 36746 del 4 ottobre 2012, così come è stata formulata, era intesa a segnalare a tutte le strutture i periodi di “chiusura” obbligatori con l’indicazione di quali strutture potessero continuare la propria attività lavorativa (custodia, stabulari, reperibilità ecc.) e invitandole altre strutture a chiedere l’autorizzazione preventiva (almeno 30 giorni prima) a proseguire la propria attività qualora non potessero chiudere per motivazioni legate ad esigenze di servizio o perché le spese di riscaldamento e luce fossero a carico di enti diversi dall’Università (ad esempio Policlinico).

L’intenzione del Direttore Generale, infatti, era quella di sospendere proprio tutte le attività, salvo casi eccezionali.

I Direttori di struttura, quindi, che in prossimità dei periodi di chiusura (almeno entro 30 giorni prima ) non avessero potuto osservare la disposizione del direttore per “impreviste” esigenze di servizio, avrebbero dovuto richiedere l’autorizzazione al proseguimento dell’attività lavorativa al DG, in modo che anche gli uffici preposti alla sorveglianza e/o sicurezza ne fossero informati.

Questo era il senso del quarto capoverso nella citata circolare che, riletta a distanza di quasi un anno, può dar adito a letture diverse, ma non rispondenti alla volontà di chi scriveva.

Circa il problema di eventuali periodi di chiusura più lunghi decisi autonomamente dalle Strutture, si fa presente che i dipendenti – previo consenso del proprio responsabile – che intendano lavorare in altre strutture universitarie, devono fare richiesta scritta al Servizio Organizzazione e Innovazione e saranno destinati a prestare servizio nelle strutture disponibili ad ospitarli.