Francesco Casorati - Cortile dei Caduti, piano terra, lato est

Monumento di Francesco Casorati

Basamento in pietra di Viggiù con iscrizione incisa e dipinta in colore scuro busto in statuario apuano 290 x 118 x 40 cm

Iscrizione: A Francesco Casorati, / prof(essore) suppl(ente) di Patologia generale e di Materia medica / per due anni in questa Università, / designato l’anno 1848 al magistero clinico, / impeditogli poscia da tempi avversi, / che, sagacissimo osservatore della natura, / colla voce, cogli scritti, colla pratica / accrebbe l’onore della Medicina italiana, / alcuni amici e colleghi posero. / Visse 64 anni sino al primo dì del 1859.

Ubicazione: Pianoterra, parete orientale, terzo da sinistra.

Personaggio: Francesco Casorati nacque a Borghetto Lodigiano nel 1794; ripetitore di Fisiologia, Patologia e Materia medica nei collegi Borromeo e Ghislieri. Divenne poi «professore nell’Università dall’aprile al giugno del ’48 per nomina del Governo Rivoluzionario Lombardo; docente di Clinica medica durante il 1849-50 nell’Ospedale, che sostituiva allora in parte l’Università chiusa del Governo Austriaco; non più ammesso poi all’insegnamento universitario quando essa fu riaperta» (vedi Tibiletti, p. 45). Morì il 1 gennaio del 1859. Memorie e documenti per la storia dell’Università di Pavia, Pavia, Bizzoni, 1878, parte I, pp. 287-288.

Descrizione: Il busto di Casorati poggia su una base baccellata con il gallo, simbolo di Esculapio. La scultura è posta su un basamento a forma di tronco di piramide recante l’iscrizione, sopra alla quale è scolpito un caduceo e il tutto poggia su un ampio basamento.

Notizie sul monumento: Voluto dagli amici e dai colleghi di Francesco Casorati, venne posto nel Cortile dei Medici e degli Artisti dopo la morte avvenuta nel 1859. È già citato nel 1861; infatti, in una lettera inviata il 24 dicembre al Rettore dal professor Francesco Cattaneo in merito alla collocazione di una lapide in memoria di Antonio Pignacca, sono indicati i monumenti già presenti sul «muro che divide l’università dallo Spedale nel primo cortile a settentrione » e, oltre ad un elenco di quelli collocati nel Settecento, vi si legge la seguente affermazione: «Questa serie che potremmo dire sincrona fu poi intrecciata con monumenti di epoca più recente, quali sono quelli di Borda e del Casorati». Il monumento viene ricordato anche nel verbale dell’Adunanza del 13 marzo 1862, nel passo in cui si afferma che il monumento ad Antonio Pignacca andrebbe collocato «propriamente presso il monumento del Prof. Francesco Casorati» (ASUPv, Dep. 5-13, Edifici universitari e monumenti, 1860-1864). La collocazione resta invariata poiché esso viene indicato tra le lapidi di Filalteo e di Fontana nell’elenco del 1877 (si veda il saggio di Luisa Erba a p. 35).

Autore del busto: Innocenzo Fraccaroli (Castelrotto di Valpolicella 1825 - Milano 1882), formatosi sulla scia del magistero di Antonio Canova; la firma è visibile sotto la spalla sinistra (In.zo Fraccaroli; si veda il saggio di Luisa Erba, p. 38); la data risulta oggi poco leggibile.

Datazione: Post 1859, anno della morte di Casorati, ma ante 1861, anno nel quale il busto è già documentato sotto il portico orientale.

Stato di conservazione: Mediocre; presenza di sporco e di processi di corrosione sulla superficie del busto e del basamento.

Bibliografia: 1961. Tibiletti, Monumenti e cimeli dell’Ateneo pavese, Pavia 1961, p. 45 e p. 89. 1977. Erba - Morani, Monumenti e lapidi conservati nel palazzo centrale dell’Università di Pavia, Pavia 1977, p. 106. 2011. Erba, La collezione di lapidi dell’Università di Pavia, in Il cortile di Volta dell’Università di Pavia, a cura di Mazzilli Savini, Milano 2011, p. 71.