Gerolamo Cardano - Cortile di Volta, piano terra, lato ovest

Lapide di Gerolamo Cardano

Lastra in pietra arenaria grigia, con profilature in porfido rosso e Verde Alpi con iscrizione incisa e dipinta in rosso scuro 155 ✕ 99 cm

Iscrizione: Hieronymus Cardanus/ Versatili vir ingenio et centum/ doctor artium nihil neglexit,/ nihil intacti reliquit,/ unde hominum considerationes/ augentur et scientiae/ locupletantur./ Non me terra tegat/ sed caelo raptus in alto,/ illustris vivam/ docta per ora virum Ticini MDI/ Romae MDLXXVI

Ubicazione: pianoterra, androne di ingresso da Strada Nuova, parete settentrionale. Il cancello di questo ingresso resta normalmente chiuso poiché tale passaggio viene utilizzato in caso di cerimonie funebri, quando il corteo, entrando da Strada Nuova, si ferma al centro del cortile dove, sotto la statua di Alessandro Volta, il rettore e i docenti afferenti al dipartimento del defunto tengono i loro discorsi.

Personaggio: Gerolamo Cardano nacque a Pavia nel 1501; fu medico, matematico, fisico, scrittore. Studiò a Pavia, poi a Padova; si trasferì a Milano dove insegnò Geometria, Aritmetica e Astronomia. Nel 1536 pubblicò il suo primo trattato di medicina e nel 1539 il primo di aritmetica che lo fece apprezzare al pubblico degli studiosi. Dal 1540 la sua fama si diffuse in Europa e venne chiamato anche in Inghilterra e Scozia, anche se tra 1544 e 1562 continuò a insegnare presso l’Università pavese. A causa del comportamento del figlio a Bologna gli venne tolta la cattedra; il Papa gli offrì una pensione a Roma dove morì cinque anni dopo, nel 1576. Il 12 dicembre 2001, in occasione delle manifestazioni per il V centenario della sua nascita, nell’androne d’ingresso al cortile di Volta da Strada Nuova. viene collocata la lapide che celebra l’ingegno e la versatilità del grande scienziato. Il progetto per la lapide è di Gianpaolo Calvi, mentre il discorso inaugurale venne tenuto da Emilio Gabba, che evidenziò come la parte principale dell’iscrizione riprende il giudizio di uno studioso tratto dagli elogia dei contemporanei premessi all’edizione degli Opera Omnia del Cardano e evidenzia come la versatilità del grande scienziato abbia contribuito alla crescita spirituale degli uomini, mentre la parte in basso a destra è un distico elegiaco dello stesso Cardano.

Descrizione: la lapide è composta da una lastra grigia, con un profilo verde sulla sinistra e uno rosso verso l’alto che si intersecano sotto un quadrato nero e che delimitano lo spazio all’interno del quale è presente l’iscrizione. I tre colori, rosso e verde e nero, rimandano alle tre fondamentali facoltà: Medicina, Scienze, Ingegneria. Nell’angolo in alto a sinistra ritratto di profilo del Cardano ricavato da una medaglia, mentre lungo il bordo sinistro, tra il bordo e il profilo verde, i quattro simboli delle arti praticate dallo scienziato pavese: il caduceo per la medicina, il giunto cardanico per la meccanica, l’astrolabio per l’astronomia e la radice cubica per la matematica.

Datazione: 2001; venne inaugurata il 12 dicembre 2001, a conclusione delle manifestazioni per il V centenario della nascita di Gerolamo Cardano.

Ubicazione originaria.

Stato di conservazione: buono.

Bibliografia: TASCA 1951, pp. 48-49; Inaugurazione dell’Anno accademico 2001-2002, p. 65.