Paolo Bongiovanni - Cortile dei Caduti, piano terra, lato nord
Lapide di Paolo Bongiovanni
Lastra in calcare nero del Belgio levigato con iscrizione incisa e dipinta in colore dorato cornice in pietra di Viggiù levigata e modanata 160 x 114 cm
Iscrizione: Memoriae / Paulli Bongiovanii Novariensis, / medici chirurgi experientissimi, / in Caes(areo) regio Athenaeo Ticinensi / doctoris artis obstetriciae, / viri indolis mitissimae et pietatis eximiae, / ingenio, doctrina scriptisq(ue) editis clari. / Vixit ann(os) XXXXVIIII, m(enses) X, d(ies) XXII, / dec(essit) VII (die ante) Kal(endas) Quint(iles) an(no) MDCCCXXVII. / Iosepha Zacchaea uxor et heres / marito unanimo b(ene) m(erenti) / cum lacr(imis) posuit.
Traduzione: Alla memoria di Paolo Bongiovanni di Novara, medico chirurgo espertissimo, docente di Ostetricia nel regio imperiale Ateneo pavese, uomo di indole mitissima e di virtù esimia, famoso per ingegno, per dottrina e per scritti pubblicati. Visse 48 anni, 10 mesi, 22 giorni, morì il 25 giugno dell’anno 1827. La moglie ed erede Giuseppa Zacchea al marito meritevole con il quale andò sempre d’accordo pose con lacrime.
Ubicazione: Pianoterra, parete settentrionale, terza da sinistra.
Personaggio: Paolo Bongiovanni nacque a Romagnano il 4 agosto 1877; nel 1799 si laureò in Chirurgia a Torino, dove fu pubblico ripetitore fino a quando divenne chirurgo maggiore nell’ospedale di Cannobio; in seguito, entrato nell’esercito, fu nominato chirurgo primario nell’ospedale militare di Milano. Si laureò in Medicina a Pavia nel 1807. Dopo aver trascorso cinque anni all’ospedale militare di Ancona tornò a Milano in seguito al crollo del Regno d’Italia e gli fu assegnata la cattedra di Ostetricia a Pavia nel 1819. Qui diede notevole impulso allo studio della clinica ostetrica. Pubblicò una serie di edizioni dell’opera Lezioni di ostetricia approvate come testo per le scuole di Pavia e di S. Caterina alla Ruota di Milano. Morì a Pavia il 25 giugno 1827. Memorie e documenti per la storia dell’Università di Pavia, Pavia, Bizzoni, 1878, parte I, pp. 269-270. Bongiovanni Paolo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XII, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1970, pp. 69-70.
Descrizione: La lapide di colore scuro con iscrizione a lettere capitali dorate è contenuta in un’edicola sostenuta da due mensoline ed è sormontata da una lunetta che contiene un medaglione con caduceo.
Notizie sulla lapide: La moglie gli pose una lapide poco tempo dopo la morte avvenuta nel 1827; l’iscrizione risulta infatti già trascritta da Longhena. La lapide di Bongiovanni è il primo monumento presentato nel testo del 1831, seguito subito dopo da quello di Ghiringhelli e poi da quello di Filandro Filateo, da cui inizia però già l’elenco dei monumenti posti sotto il portico orientale; questo indica che nel 1830 sulla parete settentrionale vi erano solo le lapidi di Bongiovanni e Ghiringhelli. Quest’ultima sarà poi trasferita nel Cortile dei Giuristi solo dopo il 1877, poiché è ancora presente nell’elenco delle lapidi del 20 giugno 1877; per quanto riguarda il portico settentrionale del Cortile Anatomico l’ordine infatti è il seguente «27 Scarenzio, 28 Pignacca, 29 Buongiovanni, 30 Ghiringhelli, 31 Lovati» (ASUPv, Dep. 5-13, Edifici universitari e monumenti, 1874- 1880. Lapidi e monumenti esistenti nella R. Università, 20 giugno 1877; si veda il saggio di Luisa Erba, p. 35).
Datazione: Post 1827, ante 1831.
Stato di conservazione: Discreto; presenza di sporco superficiale sulla superficie della lastra e di alcune tracce di colore chiaro sulle parole dell’iscrizione.
Bibliografia: 1831. Sangiorgio - Longhena, Cenni storici sulle due università di Pavia e di Milano, Milano 1831, p. 444. 1878. Memorie e documenti per la storia dell’Università di Pavia, Pavia 1878, parte I, pp. 269-270. 1977. Erba - Morani, Monumenti e lapidi conservati nel palazzo centrale dell’Università di Pavia, Pavia 1977, p. 86.