Giuseppe Giacomo Mutina - Cortile dei Caduti, piano terra, lato sud
Lapide di Giuseppe Giacomo Mutina
Lastra in nero di Varenna con applicazioni in ferro iscrizione incisa e dipinta in colore dorato 149 x 110 cm
Iscrizione: In honorem / Iosephi Iacopi Mutina, philosophi / mediciq(ue), ingenio, facundia / et scriptis editis clari, / supra numerum LX vir(or)um, / scientiis, litteris, artibus augendis / inque sodalitatem medicam Parisiensem / adlecti, / qui adhuc auditor / Phisiologiam et Anatomen comparatam / laurea que adsequta, / clinicen chirurgicam scite / ann(os) XIII professus. / Obiit III (die ante) Eid(us) Iun(ias) an(no) MDCCCXIII, aet(atis) XXXIV. / Observantiae pietatis que caussa.
Traduzione: In onore di Giuseppe Giacomo Mutina, filosofo e medico, famoso per ingegno, eloquenza e per gli scritti pubblicati, eletto nella Società medica di Parigi oltre il numero dei sessanta uomini dediti ad accrescere le scienze, le lettere e le arti, il quale fino ad allora studente di Fisiologia e di Anatomia comparata e, conseguita la laurea, professò sapientemente per 13 anni la Clinica chirurgica. Morì l’11 giugno dell’anno 1813, all’età di 34 anni. (Lapide posta) per devozione e affetto.
Ubicazione: Pianoterra, parete meridionale, terza da sinistra.
Personaggio: Giuseppe Giacomo Mutina nacque nel 1779 e fu studente di Fisiologia e di Anatomia comparata; dopo la laurea praticò la Clinica chirurgica fino alla sua morta avvenuta nel 1813.
Descrizione: La lapide di colore nero è circondata da una sottile linea incisa lungo il bordo; nella parte superiore è applicata una corona d’alloro in ferro in parte danneggiata.
Notizie sulla lapide: La lapide venne realizzata dopo la morte di Mutina avvenuta nel 1813, ma anteriormente al 1831 poiché il testo dell’iscrizione è stato trascritto da Francesco Longhena. È probabile inoltre che la dicitura «Iacopi», presente nell’elenco dei monumenti redatto il 20 giugno 1877, sia dovuta a un errore di lettura dell’incipit dell’iscrizione poiché la seconda riga così recita «Iosephi Iacopi Mutina, philosophi» e quindi potrebbe essere stato interpretato come cognome del nome di battesimo Giuseppe e non come secondo nome. In tale documento l’ordine riportato è il seguente: «Lato di mezzogiorno: 17 Phrigius, 18 Brugnatelli Ludovico, 19 Iacopi, 20 Nocca, 21 Brugnatelli Gaspare», quindi la lapide si trovava esattamente nella collocazione attuale (ASUPv, Dep. 5-13, Edifici universitari e monumenti, 1874-1880. Lapidi e monumenti esistenti nella R. Università, 20 giugno 1877; si veda il saggio di Luisa Erba a p. 35).
Datazione: Post 1813, ante 1831.
Stato di conservazione: Mediocre; perdita di foglie e nastri della corona d’alloro completamente arrugginita; tracce di pittura sulla superficie della lapide e principio di decolorazione con insorgenza di chiazze sul materiale litico.
Bibliografia: 1831. Sangiorgio - Longhena, Cenni storici sulle due università di Pavia e di Milano, Milano 1831, p. 451. 1977. Erba - Morani, Monumenti e lapidi conservati nel palazzo centrale dell’Università di Pavia, Pavia 1977, p. 75.