Vincenzo Brunacci
Vincenzo Brunacci nacque il 3 marzo a Firenze e morì il 16 giugno 1818 a Pavia. Studiò Giurisprudenza, poi Medicina e si laureò nel 1788 a Pisa, ma nello stesso anno divenne anche professore ordinario di Fisica. Dal 1790 insegnò Matematica e Nautica presso l’Istituto di Marina a Livorno; a fine secolo fu costretto ad abbandonare l’Italia e a rifugiarsi in Francia da dove ritornò solo nel 1800 quando gli venne offerta la cattedra di Matematica sublime a Pavia al posto di Gregorio Fontana; insegnò poi anche Geodesia e Idrometria. Pubblicò tra 1804 e 1808 i quattro volumi del Corso di Matematica sublime; dopo aver ricevuto la nomina ad Ispettore generale delle acque e delle strade pubblicò nel 1811 e nel 1813 il Trattato dell’ariete idraulico. Nel 1811 divenne Ispettore generale di pubblica istruzione del Regno d’Italia ed ebbe altri importanti incarichi che ricoprì senza mai trascurare l’insegnamento e la stesura di trattati. Tra i suoi allievi ci fu Antonio Bordoni.