Dionisio Solomos
Nel 1998 venne inaugurata la lapide che ricorda il bicentenario della nascita del poeta greco Dionisio Solomos, nativo dell’isola di Zante (1798-1857), e che fu voluta da un gemellaggio simbolico tra le Università di Pavia e di Atene. Solomos è l’autore dell’Inno alla libertà, divenuto poi inno nazionale ellenico. Tra 1809 e 1818 visse in Italia, a Cremona, Venezia e Pavia; nella città lombarda frequentò negli anni 1815-1817 i corsi della Facoltà legale, conseguì con successo il baccellierato. Conobbe il suo compatriota Ugo Foscolo; ritornò poi nella sua patria e partecipò ai moti liberali dell’isola, dove è ricordato da una grande statua collocata nella piazza principale e scolpita da Georgios Vroutos (1843-1909). Tra le sue opere merita di essere ricordato il trittico autobiografico e romantico costituito da I liberi assediati (dedicato alla resistenza della città di Missolungi), L’ode a Byron e l’Elogio del Foscolo.