Adolfo Viterbi
Adolfo Viterbi nacque a Mantova nel 1873; studiò a Bologna e si laureò a Messina nel 1898. A Padova iniziò ad insegnare Meccanica razionale; fu chiamato a Pavia ad insegnare Geodesia teoretica di cui vinse la cattedra nel 1910; simpatizzante socialista, quando l’Italia entrò in guerra divenne nazionalista e partì per il fronte. Fu ferito durante la ritirata sul Trentino nel 1916 e gli venne assegnata la medaglia di bronzo al valor militare. Appena guarito ritornò ai suoi doveri di soldato e fu inviato al comando della Terza Armata con l’incarico di rilevare le posizioni avanzate nemiche, applicando alla pratica militare le sue conoscenze teoriche. Passò nello Stato maggiore e durante la ritirata di Caporetto divenne capitano; il 18 novembre 1917, durante una ricognizione oltre alle trincee italiane nell’ansa di Sant’Osvaldo sul Piave, restò ucciso da una raffica di mitragliatrice, «chiudendo gloriosamente il ciclo di una vita, ispirata al culto della Scienza, alla religione del Dovere, illuminata dall’ideale e che fu aspirazione continua al Bene» come scrissero di lui sull’Annuario accademico del 1921-22. Gli fu conferita la medaglia d’argento al valor militare