Baldo (degli) Ubaldi
Baldo degli Ubaldi nacque a Perugia fra il 1319 e il 1327; nello Studio di quella città fu allievo di quello che è ricordato come il più celebre esperto di legge del Medioevo, Bartolo da Sassoferrato, a sua volta allievo di Cino da Pistoia a Perugia. Baldo poté frequentare i suoi corsi sulle diverse parti del Corpus iuris civilis. Una volta laureatosi insegnò a Pisa, Firenze e Perugia, fu poi rettore a Padova (1376-1379) e lettore a Perugia. L’invito del duca Gian Galeazzo Visconti e l’elevatissimo stipendio di circa 288 lire imperiali annue spinsero il giurista, ormai inoltrato negli anni, ad accettare, nel 1390, la cattedra nello Studium di Pavia, che tenne sino alla morte avvenuta nel 1400. Si spense la mattina del 28 aprile, in seguito al morso di un cane idrofobo, secondo Vaccari nella sua villa suburbana, secondo Gianani nella dimora cittadina. Tra le opere di Baldo appartengono al periodo trascorso a Pavia la lettura sul V e VII libro del Codice, sul Digestum vetus, il commento alla pace di Costanza e un numero notevole di consulti. Fu soprattutto merito di Baldo se la sede accademica di Pavia poté reggere il confronto con le università maggiormente celebrate come Bologna e Padova. Venne sepolto nella chiesa di S. Francesco, come aveva chiesto il maestro stesso; nel testamento, redatto il 26 ottobre 1399, aveva infatti disposto che la sua salma venisse deposta nella chiesa dei frati francescani della località in cui fosse deceduto.