Andrea Alciato
Andrea Alciato nacque a Milano l’8 maggio 1492 da un’influente famiglia dedita al commercio. Ebbe insigni maestri a Milano e a Pavia, dove intraprese studi giuridici e si formò alla scuola di Filippo Decio e di Giasone del Maino. Si laureò in Diritto civile e canonico a Ferrara il 18 marzo 1516; esercitò l’avvocatura e fu un giurista di grande fama che insegnò Diritto civile tra il 1536 e il 1550. Appassionato di epigrafia latina, pubblicò un testo sulle epigrafi del Milanese e scrisse una storia di Milano che uscì postuma. I suoi primi opuscoli giuridici furono pubblicati a Strasburgo e a Milano nel 1514; nel 1518 ad Avignone intraprese l’insegnamento universitario. Papa Leone X lo nominò conte palatino nel 1521; dal 1522 al 1527 svolse l’attività di avvocato a Milano. In questi anni fecondi uscirono le sue opere più importanti, successivamente tradotte e continuamente riedite. Contribuì al rinnovamento della tradizione giuridica italiana, ma la sua fama è principalmente legata alla sua produzione letteraria, in particolare agli Emblemata o Emblematum Liber edito per la prima volta nel 1531, che portò al superamento del genere delle “imprese”, come sottolinea Maria Teresa Mazzilli nel suo saggio nel presente volume. Elegante versificatore latino ed erudito sommo, nel 1533 si trasferì a Pavia e il Duca di Milano lo nominò senatore; dal 1537 al 1541 risiedette a Bologna, poi fino al 1546 a Ferrara. L’imperatore lo richiamò infine a Pavia, dove, celeberrimo e da tutti onorato, morì il 12 gennaio 1550. Ebbe solenni funerali e fu sepolto nella chiesa di S. Epifanio.