Il corso è diviso in una parte
istituzionale (comune per chi dà lesame,
anche un solo modulo) e in due moduli (non propedeutici
tra loro), secondo il nuovo
ordinamento degli studi per la laurea triennale in
musicologia (si vedano al riguardo le informazioni
contenute nella Guida dello studente, a.a.
2006-2007).
Parte istituzionale: Il teatro
musicale europeo, 1750-1928.
Si richiede la conoscenza delle opere (e dei rispettivi
generi) nel periodo indicato. Sarà riconosciuto in
sede desame il risultato di chi si fosse impegnato
nei seminari. Sono previste nel primo semestre
esercitazioni affidate a un tutor, su problemi
storiografici e analitici e sui titoli più importanti
del repertorio, e approfondimenti delle tematiche
trattate nel I e nel II modulo.
Bibliografia
CARL DAHLHAUS, La
musica dellOttocento,
Scandicci (Firenze), La Nuova Italia, 1990 (in
particolare tutte le sezioni dedicate al teatro
musicale; 780.9034 DAH / Mus); CARL DAHLHAUS, Drammaturgia
dellopera italiana, in Storia
dellopera italiana. VI: Teorie
e tecniche, immagini e fantasmi, a cura di
Lorenzo Bianconi e Giorgio Pestelli, Torino, EDT, 1988, pp.
79-158 (782.10945 STO 6), ora
disponibile anche in volume separato (Torino, EDT, 2005,
«Risonanze»); per linquadramento generale si
tengano presenti i volumi 8 (RENATO DI BENEDETTO, Romanticismo
e scuole nazionali, Torino, EDT, 1991), 9
(FABRIZIO DELLA SETA, Italia
e Francia nellâOttocento,
Torino, EDT, 1993) e 10 (GUIDO SALVETTI, La nascita del
Novecento, Torino, EDT, 1991) della
Storia della musica, a cura della
Società italiana di musicologia, 2a
edizione (780.9 STO/SIdM; Fondo
Stauffer 65), e MICHELE GIRARDI, Opera e teatro musicale 1890-1950
(scaricabile da qui in formato PDF).
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DRAMMATURGIA MUSICALE A: Due casi di
teatro nel teatro: Pagliacci e Ariadne
auf Naxos
Che ragioni spingono un compositore a mettere in scena
una pièce allinterno di unopera del
teatro musicale? La risposta a questo interrogativo sarà
il tema di un modulo che prevede anche una panoramica
sulluso delle citazioni musicali in funzione
espressiva, e si prefigge lo scopo di accostare, e
approfondire, due lavori tra loro diversissimi.Fonti
RUGGERO LEONCAVALLO, Pagliacci,
partitura dorchestra a cura di G. Zani, Milano,
E. Sonzogno © 1892, n. ed. 1038 (rist. New York,
Dover, 1992)
RICHARD STRAUSS, Ariadne auf
Naxos, Berlin, Fürstner, 1916 (rist. New York,
Dover, 1993); oppure la partitura nelledizione
critica (Richard Strauss Edition: Sämtliche
Bühnenwerke / Complete stage works, 6,
Wien, Verlag Dr. Richard Strauss, 1996).
Bibliografia
JAY REED NICOLAISEN, The
Contemporaries of Puccini, in Id., Italian
Opera in Transition, 1871-1893, Ann Arbor, UMI
Press, 1980, pp. 243-268 (Fotocopie.
13. 1-2);
KAREN FORSYTH, «Ariadne auf
Naxos» by Hugo von Hofmannsthal and Richard Strauss:
its genesis and meaning, Oxford-New York, Oxford
University Press, 1982;
QUIRINO PRINCIPE, Strauss,
Milano, Rusconi, 1989 (780.92 STRAU/PRI);
MICHELE GIRARDI, Il verismo
musicale alla ricerca dei suoi tutori. Alcuni modelli
di «Pagliacci» nel teatro musicale «fin de
siècle», in Ruggero Leoncavallo nel suo
tempo, atti del I Convegno
internazionale di studi su Ruggero Leoncavallo, a
cura di Jürgen Maehder e Lorenza Guiot, Milano,
Sonzogno, 1993, pp. 61-70 (782.1092.LEONC/CON
1);
ADRIANA GUARNIERI CORAZZOL, Opera e verismo:
regressione del punto di vista e artificio dello
straniamento, ivi, pp.13-31;
ADRIANA GUARNIERI CORAZZOL, «Fate un
chiasso da demoni / colle palme e coi talloni!» La
disgregazione dei livelli di cultura
nellopera italiana tra Ottocento e
Novecento, «Opera & Libretto» 2, 1993, pp.
381-416 (782.1.OPE 2);
HUGO VON HOFMANNSTAHL-RICHARD STRAUSS, Epistolario,
edizione italiana a cura di Franco Serpa, Milano,
Adelphi, 1993;
MICHAEL KENNEDY, Richard Strauss,
Oxford, Oxford University Press, 1995 (780.92.STRAU/KEN
1);
MICHAEL KENNEDY, Richard Strauss:
man, musician, enigma, Cambridge, Cambridge
University Press, 1999 (Cons.Ces.V.G.Str 5);
JOHANNES STREICHER, Del Settecento
riscritto. Intorno al metateatro dei «Pagliacci»,
in Letteratura, musica e teatro al tempo di Ruggero
Leoncavallo, atti del II Convegno
internazionale di studi su Ruggero Leoncavallo, a
cura di Lorenza Guiot e Jürgen Maehder, Milano,
Sonzogno, 1995, pp. 89-102 (782.1092.LEONC/CON
2);
Richard Strauss,
«Ariadne auf Naxos», «La Fenice prima
dellopera», a cura di Michele Girardi,
2002-2003/5 (contiene il libretto originale con
traduzione a fronte e guida allopera, a cura di
di Marco Marica, i saggi di Virgilio Bernardoni e
Davide Daolmi, e la bibliografia, a cura di Giovanni
Guanti; 792.5.FON 2. 5.).
DRAMMATURGIA MUSICALE B: Offenbach, o
della realtà della parodia: Les contes
dHoffmann e altre storie
Il corso
mira inquadrare il genio cosmopolita di Jacques Offenbach
allinterno del teatro musicale, francese ed
europeo, della sua epoca, ma riguarderà, in particolare,
lestremo anelito del Re dellOpéra bouffe
nel Secondo impero, verso la palingenesi nel genere
dellopéra-comique tentata nel suo
incompiuto capolavoro Les contes
dHoffmann, opéra-fantastique in tre
atti, un prologo e un epilogo.
Fonti
Il problema delle
versioni di Les contes dHoffmann è fra
i più spinosi; la migliore edizione è quella curata
da Michael Kaye per i tipi di Schott (ISMN:
M-001-13508-5), ma per seguire il corso si potranno
utilizzare le riduzioni per canto e pianoforte
pubblicate da Schirmer (1911) e Kalmus (196-),
entrambe disponibili online nel sito della
Indiana University
(http://www.dlib.indiana.edu/variations/scores/scores.html),
oppure da Könemann (Budapest, K. 1013), ristampa
anastatica di una tra le prime edizioni.
Bibliografia
MINA CURTISS, Bizet, Offenbach
and Rossini, «The Musical Quarterly», vol. 40,
n. 3, 1954, p. 350-359;
ALAIN DECAUX, Offenbach, re
del Secondo Impero, Milano, Rusconi, 1981 (Fondo
Stauffer. 53. 15);
Jacques Offenbach «Hoffmanns Erzählungen».
Konzeption, Rezeption, Documentation, a cura di
Gabriele Brandstetter, Laaber, Laaber Verlag, 1988
(contiene i saggi di SIEGHART DÖHRING, La concezione drammaturgica dei
«Racconti di Hoffmann», e di CARL DAHLHAUS, Il sentimento del tempo.
Citazione musicale e rimembranza nell«atto
di Antonia» de «Les contes dHoffmann», qui
disponibili in trad. italiana, Venezia, 1994, pp.
17-31 e 35-43);
SIEGFRIED KRACAUER, Jacques
Offenbach e la Parigi del suo tempo, Milano,
Garzanti, 1991;
Les Contes dHoffmann,
«LAvant-scène Opéra», n. 25, 19932 (contiene
il libretto dellopera e saggi critici di
rilievo);
HEATHER HADLOCK, Return of the repressed: the prima
donna from Hoffmanns
Tales to Offenbachs
Contes, «Cambridge Opera Journal», VI/3, 1994, pp. 221-243;
Bibliotheca Offenbachiana. Jacques Offenbach
(1819-1880) eine systematisch-chronologische
Bibliographie, a cura di Thomas Schiepperges,
Christoph Dohr e Kerstin Rüllke, Köln-Rheinkassel,
Verlag Christoph Dohr, 1998;
«Les
Contes dHoffmann»,
un dossier proposé par Christian Peter,
«Forum Opéra», 18, © 2003 (cfr., in
particolare, CHRISTIAN PETER, Un
opéra à géométrie variable).
NB: il
modulo A non è propedeutico al modulo B: lo studente,
perciò, potrà scegliere liberamente il tema che
preferisce.
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DRAMMATURGIA MUSICALE 2: Lo statuto del
testo operistico nel teatro di regìa post 1980.
Il modulo, rivolto agli iscritti alla laurea
specialistica, si svolgerà in forma seminariale.
La prima parte sarà destinata a unintroduzione
metodologica del docente, mentre la seconda verrà
dedicata allapplicazione dei frequentanti.
Il docente ha cercato di definire (lezioni
frontali), i diversi aspetti del problema, con esempi di mises
en scène mozartiane di Peter Sellars, illustrati con
supporti audiovisivi. Da un elenco di artisti
preventivamente segnalati (si veda il corpus
pubblicato nella pagina dei materiali del corso) i partecipanti hanno
condotto seminari su allestimenti di Robert Carsen, John
Eliot Gardiner-Stephen Medcalf, David Pountney, Peter
Sellars.Bibliografia
MARC ROBINSON, «Crime
and Punishment»-«Così fan tutte»,«Performing
Arts Journal», vol. 10 n. 2, 1986, pp. 72-81;
WOLFGANG OSTHOFF, Lopera darte e
la sua riproduzione: un problema dattualità
per il teatro dopera,
in La drammaturgia musicale, a cura di
Lorenzo Bianconi, Bologna, Il Mulino, 1986, pp.
383-409.
MICHAEL LEWIN, Harry
Kupfer, Wien-Zürich, Europaverlag, 1988;
JÜRGEN MAEHDER, La regia
operistica come forma darte autonoma.
Sullintellettualizzazione del teatro musicale
nellEuropa del dopoguerra,
«Musica/Realtà», XI/1990, pp.
65-84.
MICHAEL LEWIN, Der
Ring. Bayreuth 1988-1992, Hamburg, Europäische
Verlagsanstalt, 1991
RICHARD TROUSDELL, Peter
Sellars Rehearses «Figaro», «The Drama
Review», vol. 35 n. 1, 1991, pp. 66-89;
MICHELE GIRARDI, Bayreuth
1992: la tetralogia antieroica di Harry Kupfer,
«Musica viva», XVI/12, dicembre 1992, pp. 56-57;
ANDREW PORTER, Mozart
on modern Stage, «Early Music», vol. 20 n. 1,
1992, pp. 132-138;
MATTHEW DAINES, «Nixon in
China»: an Interview with Peter Sellars,
«Tempo»,n. 197, 1997, pp. 12-19;
DAVID POUNTNEY, Appunti per
uninterpretazione registica di «Káta
Kabanová», in Leos
Janácek, «Káta Kabanová», «La Fenice prima
dellopera», a cura di Michele Girardi,
2002-2003/3, pp. 119-121
DAVID POUNTNEY, Appunti per
uninterpretazione registica di «A
Midsummer Nights Dream», in Benjamin
Britten, «A Midsummer Nights Dream»,
«La
Fenice prima dellopera», a cura di Michele
Girardi, 2004/2, pp. 139-140
ROBERT CARSEN, «Un sogeto
dellepoca», in Giuseppe Verdi,«La traviata»,
«La Fenice prima dellopera», a cura di
Michele Girardi, 2004-2005/1, pp. 71-73
MARIA MARTINO, Uninterpretazione
registica di Peter Sellars: «Theodora» di Händel,
Università di Pavia, Facoltà di musicologia, tesi
di laurea triennale, a.a. 2004-2005
La bibliografia
aggiornata è indicata nella pagina dei materiali del
corso, dove è specificara una lista di allestimenti da
considerare, disponibili in DVD, che andranno confrontati con
libretti e partiture.
Il modulo è stato svolto nel primo trimestre (da
ottobre a novembre 2006): gli studenti che intendano dare
lesame senza aver frequentato sono invitati a
prendere contatto con il docente, dopo aver consultato il
programma online (mail: girardi@unipv.it; tel.:
0372-22828).
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