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20210711 A cominciare dalle Villi (per finire con La
rondine), Puccini utilizzò molti spunti provenienti da brani propri. La
portata estetica di questi autoimprestiti e la
citazione da lavori altrui, che si basa su principi per molti aspetti
analoghi fa parte di una strategia narrativa vera e propria, e serve ad
accrescere la portata concettuale del racconto scenico grazie
all’intertestualità (wi,
dt).
Puccini riutilizzò musica precedente e citò musica altrui tenendo conto della
situazione drammatica in cui andava inserita, aggiungendo senso ulteriore
alla narrazione. Nella sua fase di stile tardo, il compositore si spinse fino
all’autocitazione palese, creando un cortocircuito fra le sue opere teatrali
(come aveva fatto Mozart riprendendo il «Non più andrai, farfallone amoroso»
di Figaro nel finale di Don Giovanni):
l’aria di Mimì che riemerge, citata nell’episodio del venditore di canzonette
del Tabarro, col suo carico di
affettuosa autoironia, chiama in causa l’amore e la morte di un’emarginata
come metafora dell’amore assoluto e preannuncia la sorte tragica della
passione clandestina tra Giorgetta e Luigi. Due ulteriori esempi di citazione: nel
primo Rossini, nell’Italiana in Algeri,
cita Mozart, nelle Nozze di Figaro (>); nel
secondo Fabrizio De Andrè riprende alla lettera il
tempo iniziale il tempo iniziale del concerto in Re per tromba di Telemann, scrivendo uno dei suoi brani più belli: la
canzone dell'amore perduto (>). Dal canto suo Frank Sinatra,
ispiratissimo, fa lo stesso con il concerto per pianoforte e orchestra di Čajkovskij (>). In questo modulo si prenderanno in
esame scorci del teatro pucciniano dove emergono collegamenti intertestuali,
sia musicali, sia librettistici, sia nelle immagini canoniche degli
allestimenti storici (e si vedano le due scene, sopra), a partire da tre casi
identificati in Madama Butterfly, rivolti a Prodaná nevesta (Sposa venduta), Tristan und Isolde
e Pelléas et Mélisande.
Questi scorci verranno collocati nel quadro di un esame più generale alla
figura dell’artista. L’esame verterà sulla materia effettivamente
svolta nel modulo, al termine del quale verrà specificato il programma
d’esame e la bibliografia di riferimento. Per un inquadramento storico di
qualità ma estremamente sintetico si può ricorrere a Mario Baroni, Enrico Fubini, Paolo Petazzi, Piero Santi, Gianfranco Vinay,
Storia della musica, Torino,
Einaudi, © 1988. NB: il segno
> rinvia a un collegamento ipertestuale, solitamente un documento in
formato pdf; wi
rinvia alla voce di wikipedia; dt al
dizionario treccani * segnala che il testo è
disponibile a scopo di studio (rivolgersi al docente); gp
= catalogo delle opere del centro studi giacomo
puccini;
lib =
libretto; vs = riduzione per
canto e pianoforte; fs:
partitura; vid
= audiovisivo. 2021_1211 |
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A. Sussidi a. Piccolo glossario di drammaturgia musicale, 2010 > b. Lorenzo
Bianconi,
Introduzione a La drammaturgia musicale >,
a cura di Lorenzo Bianconi, Bologna, il Mulino, 1986, pp. 7-51 c .Metrica wi:
i piedi nella metrica classica wi
metrica italiana wi d. Avviamento alla metrica italiana, a cura di Tarcisio
Balbo (© 2003), Nicola Badolato, Lorenzo Bianconi (© 2009), ppt, parte i >, parte ii > e Opere dell’Ottocento >; teatro
musicale, 1850-1900 >, opere del
Novecento >. f. partiture imspl >; partiture e rid. per canto e piano forte di
Giacomo Puccini > |
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Intertestualità: Tristanakkord (>), La Marseillaise (>) |
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C.
Intertestualità: citazioni (e * autoimprestiti)
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Bibliografia |
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Guido Salvetti,
La nascita del Novecento, Torino, EDT,
1991 (Storia della musica, a cura della Società italiana di
musicologia, 2a ed., vol. 10) Michele Girardi, Opera e
teatro musicale, 1890-1950 > Lorenzo Bianconi, Introduzione a La
drammaturgia musicale >,
a cura di Lorenzo Bianconi, Bologna, il Mulino, 1986, pp. 7-51 Lorenzo Bianconi, Giorgio Pagannone,
Piccolo glossario di
drammaturgia musicale >,
da Insegnare il melodramma, a cura
di Giorgio Pagannone, Pensa Multimedia, Lecce-Iseo,
2010. Julian Budden, Puccini [P. His Life and Works, 2001],
Roma, Carocci, 2005 (*) Michele Girardi, La poetica realtà della «Bohème», in La bohème di Puccini, Parma, Teatro
Regio, 2004, pp. 65-108 > ― Il trittico in breve
(>),
in Il trittico, Firenze, Teatro del
maggio musicale, 2019, pp., pp. 21-23. Claudio Sartori, Giacomo Puccini, Milano, Nuova
Accademia, 1960 > Gerardo Tocchini, «Opera without
politics?» Per una interpretazione storica (e
politico-contestuale) della «Tosca» di Giacomo Puccini,
«Studi pucciniani», 6, 2020, pp. 45-74 > Luca Zoppelli,
Modi narrativi scapigliati nella
drammaturgia della «Bohème», «Studi pucciniani» 1, 1998, pp. 57-65 > |
Oxford Music Online 2001: J. Peter Burkholder, «Allusion» >, Intertextuality» >, «Quotation» > Emanuele Ferrari, La citazione musicale: elementi del
problema >,
in Seminario sulla citazione >, «Leitmotiv», ii, 2002, pp. 97-107 Michele Girardi, Billy Budd e
Capitan Vere, un Otello «refoulé» >, datt. >, «Rassegna
musicale Curci», 1, 2015, pp. 20-33 ―,
Giacomo Puccini, «Madama Butterfly» e l’intertestualità: un prologo, tre casi e un
epilogo >,
in Schweizer Jahrbuch für Musikwissenschaft / Annales Suisses
de Musicologie / Annuario svizzero
di musicologia, Neue Folge
/ Nouvelle Série / Nuova Serie, Bern ecc., Peter
Lang, 2015, pp. 153-170. ― Wagner «en travesti»: «La fanciulla
del West» >,
in La
fanciulla del West di Puccini, Milano, Teatro alla Scala, n. 10, 2016,
pp. 81-91 ―,
L’angelo della musica. Rossini, Mozart
e l’intertestualità >,
in «Cara scientia
mia, musica». Studi per Maria Caraci Vela, a
cura di Angela Romagnoli, Daniele Sabaino, Rodobaldo Tibaldi e Pietro
Zappalà, 2 voll., Pisa, ets,
2018, i, pp. 421-445 («Diverse
voci», 14). ―,
Obermann o Onegin? >, in Musica di ieri esperienza d’oggi.
Ventidue saggi per Paolo Fabbri, a cura di Maria Chiara Bertieri
e Alessandro Roccatagliati, Lucca, lim, 2018,
pp. 381-397. |
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Corsi: 1997-98, 1998-99, 1999-2000, 2000-2001, 2001-2002, 2002-2003-ab, 2002-2003-2, 2003-2004-ab, 2003-2004-2 |