|
|
20180501 programma d’esame Ogni grande artista trova nella
critica ‘militante’ i suoi parassiti: quello di Giacomo Puccini
si chiamava Fausto Torrefranca (w_i),
titolare della prima cattedra di storia della musica nelle università
italiana, conquistata nel 1941, quando la seconda guerra mondiale entrava nel
vivo e il fascismo stava percorrendo la sua infame parabola verso il
precipizio. Nel libello Giacomo Puccini e l’opera internazionale
(1912) lo studioso si proponeva di liquidare il maggior compositore italiano
del tempo in nome dell’autentica vocazione italiana oppressa per secoli
dal melodramma: la musica strumentale. Dietro a questa rivendicazione
identitaria, estesa persino alla cosiddetta forma-sonata, si celava anche l’interesse di una
generazione, quella denominata «dell’Ottanta», per aprirsi uno spazio
al vertice delle programmazioni teatrali e concertistiche. La tesi di
Torrefranca, presuntuosa oltre che scarsamente fondata, si fonda su un’usanza
polemica ultracentenaria (screditare l’avversario onde trarne profitto)
elevata peraltro a metodo critico
valevole anche nell’epoca attuale, con tecniche e mezzi
pubblicitari assai mutati e invasivi. Due autori infatti conducono da qualche
anno una battaglia simile a quella di Torrefranca, anche se con intelligenza
e competenza infinitamente minori, contro Mozart, Haydn e la cosiddetta Wiener Klassik, con puntatine verso
Beethoven, impiegando soprattutto le reti sociali, e in particolare facebook. Rielaborando ricerche
condotte da un professore di matematica a digiuno di nozioni musicali, la
coppia tenta sistematicamente di attribuire alcuni fra i maggiori capolavori
di Mozart e altri geni a musicisti italiani, e in particolare
all’oscuro Andrea Luchesi, senza fornire neppure l’ombra di una
prova verificabile. Non ci sono ‘ideali’ dietro a
quest’opera di demolizione, ma semplici interessi: come vendere libri
(autoprodotti) che altrimenti resterebbero ammassati nei depositi. Il danno
che creano, viste le tecniche di comunicazione attuali, è enorme, perché al
frequentatore della rete pervengono messaggi distorti e grotteschi, che
diffondono bufale (le cosiddette fake-news).
Nel corso si sono valutate soprattutto le tesi critiche di Torrefranca in
rapporto a Puccini e all’estetica musicale del tempo, dedicando una
parte dell’introduzione metodologica, e parte di un dibattito, ai
contestatori di Mozart, nel contesto più generale di una discussione sulla
funzione della critica musicale di ieri e di oggi.
NB: il segno >
rinvia a un collegamento ipertestuale, solitamente un documento in formato pdf; * segnala che il documento è
disponibile a scopo di studio; W_I rinvia alla voce di wikipedia in italiano
(E in inglese, ecc.); * libro consultabile nelle biblioteche del polo cittadino. Venezia,
20180503 |
|
1. La / il candidata /
o dovrà conoscere, nelle linee generali, gli eventi principali della storia
della musica nel periodo preso in esame, leggendo per orientarsi, Michele
Girardi, Opera e teatro musicale, 1890-1950 (>) © 2005-2018, pp. 1-35; completerà la
preparazione consultando Guido
Salvetti, La nascita del Novecento, Torino, est, 1991,
vol. 10 della Storia della musica,
a cura della Società italiana di musicologia, ii ediz. (anche
nell’ediz. economica, 2013). 2.
La / il candidata / o dovrà acquisire una preparazione
soddisfacente su Puccini e sulle opere prese in considerazione da
Torrefranca, in particolare Manon
Lescaut (1893), La bohème
(1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1904), La fanciulla del West (1910),
studiando i capitoli corrispondenti in una qualsiasi delle seguenti
monografie: Richard Specht, Giacomo Puccini. The Man His life His Work, New York, Knopf, 1933 (>), Mosco
Carner, Giacomo Puccini. A
Critical Biography, New York, Knopf, 1959 (>), trad.
it.: Milano, il Saggiatore, 1961, 19743*; Michele Girardi, Giacomo
Puccini. L’arte internazionale di un musicista italiano, Venezia,
Marsilio, 1995 (nuova ed. 2000)*; Julian
Budden, Puccini: His Life and Works,
Oxford-New York, Oxford University Press,
2002 (>);
trad. it.: Roma, Carrocci, 2005*; si consiglia anche la lettura dei
rispettivi libretti – e partiture, disponibili in imspl (>) per chi è
in grado di farlo. 3. La / il candidata /
o leggerà le
argomentazioni del critico presuntuoso
in Fausto Torrefranca, Giacomo Puccini e l’opera internazionale, Torino, Bocca,
1912, pp. 1-57 (>), 58-137 (>), studiando specificamente i
punti trattati nel corso – seguendo all’uopo le indicazioni nella
sezione 2 della pagina, Torrefranca e Puccini
(>)
e il riassunto delle lezioni (>); amplierà la sua visione sul
tema delle polemiche sulla stampa del tempo leggendo Fiamma Nicolodi, Su alcune querelles dei compositori-critici del Novecento (>), in La
critica musicale in Italia nella prima metà del Novecento, a
cura di Marco Capra e Fiamma Nicolodi, Venezia, Marsilio-Casa della musica, 2011, pp. 31-54;
leggerà infine le opinioni sul caso Puccini di quattro compositori
dell’avaguardia italiana del secondo dopo guerra: Giacomo
Puccini nelle testimonianze di Berio, Bussotti, Donatoni e Nono, a cura di
Leonardo Pinzauti (>), «Nuova rivista
musicale italiana», viii, 1974,
pp. 356-365.
4. La / il candidata /
o si
documenterà infine sul caso Mozart, la
caduta degli dei leggendo Carlo
Vitali, Mozart fake news (>),
«Classic Voice», n. 214, marzo 2017, pp. 44-47, Id., L’accademia
della bufala, «Musica», ol. (>), e la recensione ai due
tomi dovuta a Michele Girardi, «Philomusica online», 2, vol. 16, 2017, pp.
249-262 (>),
5. La / il candidata /
o che non
avesse frequentato aggiungerà alle letture indicate sopra: Marco Capra, Épater les bourgeois. Giudizi e pregiudizi della critica pucciniana
in Italia nel primo Novecento (>),
«Studi pucciniani», 5, 2018, pp. 129-142; Anna
Maria Morazzoni, L’immagine
di Puccini presso lo Schönbergkreis (>),
ivi, pp. 143-173; Alexandra Wilson, Torrefranca vs.
Puccini: Embodying a Decadent Italy (>), «Cambridge Opera Journal», vol.
13, n. 1, mar. 2001, pp. 29-53. |
Corsi: 1997-98, 1998-99, 1999-2000, 2000-2001, 2001-2002, 2002-2003-ab, 2002-2003-2, 2003-2004-ab, 2003-2004-2 |