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20180304 programma d’esame La musica di Igor Stravinskij
ha creato un problema critico rilevante per l’estetica del XX secolo:
il filosofo e sociologo tedesco Theodor Wiesengrund Adorno (W_I), nella sua Filosofia della musica moderna, ha
individuato in lui un compositore reazionario e conservatore, da contrapporre
al progressista Arnold Schönberg (W_I). Né
l’uno né l’altro artista era così dogmatico come il celebre
fondatore della scuola di Francoforte, ma questa dicotomia ha generato
fraintendimenti che solo da pochi anni possono dirsi in via di superamento.
Entrambi gli autori hanno avuto un rapporto quasi ‘militante’ con
la critica, scrivendo di musica in molteplici circostanze, degni eredi di una
tradizione ottocentesca che vedeva i compositori discutere di se stessi e dei
colleghi (e si pensi a Schumann, piuttosto che a Berlioz). In particolare
Stravinskij ha raccontato al fido Robert Craft, in libri che hanno fatto
storia, quel che pensava dei compositori del passato, dei colleghi e degli
interpreti, costruendo in tal modo un’autentica posizione critica a
vastissimo raggio, che trova le sue radici nel suo primo libro di grande
impatto, uscito nel 1935, Chroniques de ma vie (Paris, Denoël). Il suo pensiero estetico,
inoltre, ha trovato un prestigioso canale espressivo fin da quando ha tenuto,
nell’anno accademico 1939-1940, sei conferenze in francese
nell’ambito della Charles Eliot Norton Lectures a Harvard, uscite in
entrambe le lingue (Poétique musicale,
1942; Poetics of Music, 1947, >).
Dopo un inquadramento del compositore nella storia della musica del secolo
scorso, in questo corso si sono passate in rassegna le posizioni dello Stravinskij
critico musicale di se stesso, in relazione ai suoi capolavori ‘fauves’ (L’oiseau de feu, Pétrouchka,
Le Sacre du Printemps) e
‘neoclassici’ (Pulcinella, Œdipus Rex),
e dei
colleghi (da Debussy a Schönberg, da Ravel a Strauss).
NB: il segno >
rinvia a un collegamento ipertestuale, solitamente un documento in formato pdf; * segnala che il documento è
disponibile a scopo di studio; W_I rinvia alla voce di wikipedia in italiano
(E in inglese, ecc.); * libro consultabile nelle biblioteche del polo cittadino. Venezia, 20180309 |
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1. Il candidato dovrà conoscere, nelle
linee generali, gli eventi principali della storia della musica nel periodo
preso in esame, leggendo per orientarsi, Michele Girardi, Opera e teatro musicale, 1890-1950 (>) © 2005-2018, pp. 1-35; completerà la
preparazione leggendo le seguenti voci di wikipedia: Sergej de
Diagilev (W_I)
e i balletti russi (W_I),
L’oiseau de Feu, 1910 (W_I),
Pétrouchka, 1911 (W_I), Le sacre du printemps, 1913 (W_I), Pulcinella (W_I, W_E, W_F), bylina (W_I), la morfologia delle
fiabe di Propp (W_I),
Œdipus Rex (W_I, W_E, W_D, W_F); dovrà dar
mostra di conoscere per grandi linee i principali autori del tempo –
soprattutto Schönberg (e in particolare la
sua opinione su Stravinskij in due brevi estratti del 1926 > e del 1928 >), Debussy, Ravel ,
cfr. Musiche fra fra
«Pétrouchka» e «Le Sacre du Printemps» >) –, e le
correnti – almeno ‘espressionismo’ (voce Treccani >,
e W_I) e ‘neoclassicismo’ (voce
Treccani >,
in musica W_I). 2. Il candidato dovrà
acquisire una preparazione di base su Stravinskij compositore (e si veda
anche l’elenco delle sue partiture suddiviso
per generi musicali, >) e nel colloquio orale dovrà saperne
collocare la produzione artistica nel contesto della musica del suo tempo.
Potrà acquisire i dati da una qualunque monografia a sua scelta, di carattere
generale (ad esempio Roman Vlad, Strawinsky, Torino, Einaudi, 1958, rist. ampl. ivi, 1973, 19832
o Stravinskij, a
cura di Gianfranco Vinay, Bologna, Il mulino, 1992*, catalogo
baum >), oppure dedicata ai due
aspetti trattati nel corso, come i balletti ‘fauves’ e la virata ‘neoclassica’ (Carlo Migliaccio, I balletti di Igor Stravinskij, Milano, Mursia, 1992; Gianfranco Vinay, Stravinsky neoclassico: l’invenzione della memoria nel
’900 musicale, Venezia, Marsilio, 1987*, catalogo
baum >). In ogni caso
dovrà studiare, dal volume di Eric Walther White, Stravinskij [S. The Composer and his Work,
1966; Strawinsky. A
Critical Survey, 1948 >], Milano, Mondadori, 1983,
le seguenti parti: su Schönberg, pp. 37-40 (>), su Pétrouchka, pp. 223-229 (>),
230-236 (>), sul Sacre du Printemps, pp. 241-254 (>),
Pulcinella,
pp. 335-344 (>), Œdipus
Rex, pp. 391-407
(>). 3. Su Stravinskij che riflette su se
stesso, il candidato studi le seguenti parti, tratte da Igor Stravinskij Ricordi e commenti, Milano, Adelphi, 2008: a. Pétrouchka, pp. 126-131 (>), le fiere, p. 70 (>), i Trois mouvementes per Rubinstein, pp. 200-201 (>); b.
Le Sacre du Printemps, pp. 129-130,
145-146, 206-207, 134-142 (>), anche in video: Sacre 1 (>), 2 (>), 3 (>) 4 (>); c. Pulcinella, pp. 195-198 (>); d. Œdipus Rex, pp. 221-229 (>). 4. Su Stravinskij che riflette sulla
musica degli altri compositori, e in genere sulla cultura a lui coeva il candidato aggiunga (cfr. ivi): Strauss, Mahler, Debussy,
Ravel: pp. 100-107 (>); Debussy, pp. 206-209 (>), Satie, Hahn, pp. 211-212 (>), d’Annunzio, Proust,
Majakovskij, Cocteau, pp. 218-221 (>),
De Falla, pp. 232-233 (>),
Hindemith, Berg, Bartók, Gershwin, pp. 237-240 (>); per fondare un’opinione critica è necessario aver preso
conoscenza degli allestimenti dei lavori esaminati e aver sentito per intero
i cinque titoli presi in esame; le videoregistrazioni e le immagini degli
allestimenti, sovente quelli originali, insieme alla struttura delle
rispettive partiture e delle trame, sono segnalati nelle seguenti pagine: L’oiseau
de Feu (>), Pétrouchka (>), Le Sacre du Printemps (>), Pulcinella
(>) e Œdipus Rex (>). 5. Ogni approfondimento sarà benvenuto, a
cominciare dal materiale reperibile nella pagina principale del corso (>), particolarmente per la
bibliografia dove si segnalano i testi disponibili in rete, e in quelle
menzionate al punto 4; chi volesse sostenere l’esame e non avesse
frequentato dovrà rivolgersi al docente per concordare un programma ad hoc. |
Corsi: 1997-98, 1998-99, 1999-2000, 2000-2001, 2001-2002, 2002-2003-ab, 2002-2003-2, 2003-2004-ab, 2003-2004-2 |